19 aprile 2006

Chi è il grafico pubblicitario?


Il grafico pubblicitario o graphic designer non é quel professionista che si immagina. Sempre sul set di spot pubblicitari o in fase di illustrazione.
Non posso neanche dire che si diverte tutto il giorno sentendosi sempre gratificato, fortunato…Ma è certamente un professionista che crede in ciò che fa ed è sostenuto da una passione “incrollabile”, come la mia e come quella di tanti altri autori di grafica.Il grafico in realtà assomiglia ad un giocoliere che cerca di mantenere in equilibrio vari elementi, tra cui preventivi di spesa, aspetti psicologici, estetici ma anche funzionali. Solo quando mixa perfettamente ogni elemento del problema e tutto funziona, solo allora potrà ritenersi soddisfatto del risultato ottenuto (ma anche un pò affaticato per lo sforzo e desideroso dell’altrui comprensione). Si occupa per esempio della progettazione grafica di marchi (o logotipi), di immagine coordinata (insegna, carta da lettere, busta, modulistica varia); di packaging (veste grafica dei prodotti, etichette, confezioni, imballaggi); di progettazione editoriale (impaginazione di cataloghi, giornali, riviste, depliant...); di manifesti e pubblicità sui punti vendita. Non sono cose di poco conto, non é solo gusto estetico. Mi spiego: ad esempio un manifesto per l’iscrizione ad un corso di grafologia, se ben progettato, attirerà maggiormente l’attenzione, sarà letto più facilmente e sarà in grado di raddoppiare il numero di iscritti, rispetto ad un manifesto anonimo privo di veste grafica. Non è magia, ma lavoro di bottega. Non è arte, direi piuttosto creatività, raggiunta, di anno in anno, in piccole dosi, con tanto allenamento ed un’inesauribile voglia di crescere.
In realtà, anche se la creatività ha un ruolo importante, non è l'unica componente di questa disciplina, fatta di segni, simboli e immagini a volte persino indecifrabili, ma che nascono invece da uno studio preciso e attento che parte dall'esigenza di far notare un particolare messaggio e consentire soprattutto che il suo contenuto giunga chiaro e comprensibile al destinatario finale.
Le basi nozionistiche della grafica pubblicitaria sono quelle della tradizione tipografica, con tutte le regole per eseguire un corretto stampato, ma su queste si sono innestate nel tempo le esperienze visuali delle tendenze artistiche più avanzate, la psicologia della visione e la teoria della forma, l'utilizzo del computer come mezzo per la realizzazione dei progetti grafici.Ho deciso di svelarvi qualcosa di questo mondo, che sembra all'apparenza affascinante, ludico e un pò misterioso dove "vivono" pochi eletti, con attitudini particolari, quasi degli artisti o degli alchimisti, per rendergli finalmente un pò di giustizia.
Voglio poter rispondere a tutta quella gente che quando mi domanda "Cosa studi?" alla mia risposta "Graphic and virtual design" esclama il solito "EH!!!" con l'espressione di chi non sa assolutamente cosa sia.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciau! Ho letto il tuo post, bello! Immaginare il grafico come un alchimista mi piace, tra l'altro mi hai fatto venir voglia di fare un'immagine a riguardo. Ciau!!!

giovedì, 20 aprile, 2006  

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